Inaugurata la mostra fotografica sulle origini dell’elettrificazione in Valposchiavo

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Si è svolta venerdì pomeriggio scorso alle 17.00, presso la biblio.ludo.teca di Poschiavo, la presentazione dell’esposizione fotografica “E luce fu in Valposchiavo|1889-1927 • Dai primi tentativi di elettrificazione alle opere delle Forze Motrici Brusio, con uno sguardo agli attuali progetti di rinnovo”.

La mostra fotografica, curata da Alessandra Jochum-Siccardi e Pierluigi Crameri, promotori dell’associazione Istoria, e promossa e sostenuta da Repower, ha l’obiettivo di mantenere vivo il ricordo di un grandioso evento, relativamente lontano, che ha segnato la storia della Valposchiavo.
A prendere la parola inizialmente sono stati Paolo Raselli (Marketing e Comunicazione) e Samuel Bontadelli (COO), due importanti pilastri di Repower, che hanno sottolineato come questa mostra sia fonte di orgoglio per l’Azienda al cui successo hanno contribuito anche molti cittadini della valle (attualmente sono poche le famiglie che non hanno nessun parente che ha lavorato o che lavora per Repower) e la stessa Regione Bernina che fornisce l’acqua necessaria per produrre energia elettrica.

La parola è poi passata ai promotori dell’associazione Istoria, Alessandra Jochum-Siccardi e Pierluigi Crameri, i quali hanno effettuato un breve e chiaro excursus storico ed hanno spiegato alcune delle foto esposte. Durante questa presentazione è stato spiegato come, in verità, la luce in Valposchiavo non è stata portata dalle Forze Motrici Brusio ma vi sono stati in precedenza dei tentativi da parte di privati. Nel 1889, infatti, solamente 11 anni dopo la comparsa della prima lampadina elettrica all’Hotel Kulm di St. Moritz, i fratelli Giovanni e Pietro Zala (proprietari della Birraria al Crot a Poschiavo) hanno installato nella loro azienda la prima turbina che sfruttava l’acqua della Val Ursé. Va certamente ricordato anche l’Ingegnere Rodolfo Selebam che, tra il 1890 e il 1894, ha realizzato tre turbine portando la luce elettrica in paese, nonostante il fallimento della sua impresa.
Ci si è poi soffermati sulla presentazione della realizzazione degli impianti di Robbia (1909-1911), di Campocologno, di Palù e di Cavaglia presentando poi brevemente il progetto di rinnovo dell’impianto di Robbia appena cominciato e che terminerà nel 2023.

La mostra dà luce anche ad alcuni personaggi, non perché siano più importanti di altri ma perché quando si tratta di storia è bene ricordare le figure cardine di quei momenti, quali per esempio il primo apprendista delle Forze Motrici Brusio Silvio Plozza ed il Podestà Giovanni Crameri.
L’esposizione fotografica ripercorre un arco temporale che va dal 1889 al 1927 perché, per motivi di spazio, si è dovuta fare una scelta e molto spesso i ricordi più lontani svaniscono, perciò è bene mantenerli vivi nella nostra memoria.

La popolazione è invitata a visitare la mostra, che rimarrà esposta fino al 10 di ottobre: il lunedì, mercoledì e sabato dalle ore 16 alle 18 e il giovedì dalle ore 19.30 alle 20.30. Se qualcuno riconosce alcuni personaggi presenti nelle fotografie è pregato di farlo sapere agli organizzatori, perché ogni informazione in più permette di completare il puzzle. Nello spazio espositivo sono adottate le misure anti-Covid. Per i gruppi interessati è possibile organizzare visite guidate anche al di fuori di questi orari.

Le foto a disposizione dell’archivio fotografico di Repower sono molteplici: per questo motivo inizialmente verranno digitalizzate circa 3’000 foto; per il progetto di digitalizzazione, Repower ha affidato l’incarico alla Fotostiftung Graubünden (www.fotogr.ch) ed a iSTORIA • Archivi fotografici Valposchiavo (www.istoria.ch) per completare con didascalie storiche le fotografie.


Melissa Dorsa