Il Centro Giovanile funziona: chiesta la riconferma del finanziamento

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In piedi a sx Franco Albertini, in piedi a dx Francesca Zala

Nella seduta di Giunta di lunedì 26 ottobre, il presidente dell’Appoggio Familiare Valposchiavo Franco Albertini e la direttrice Francesca Zala hanno presentato al Legislativo l’attività dell’associazione. In particolare, l’informazione ha riguardato il lavoro svolto presso il Centro Giovanile, il cui servizio giova di un contributo comunale. Albertini ha parlato di un progetto molto partecipato e ben funzionante: per questo motivo si è espresso favorevolmente per una sua prosecuzione.

Il Consiglio comunale di Poschiavo (in collaborazione anche con il Comune di Brusio per gli allievi delle superiori), per adeguarsi alle politiche giovanili del Cantone dei Grigioni e per favorire attivamente l’integrazione e la gestione responsabile dei giovani nella società, nel 2018, ha deliberato un credito annuale di CHF 20’000 sull’arco di tre anni. L’intento di questo credito era quello di capire se il progetto Centro giovanile con sede “Al Crott“ avesse un riscontro positivo fra i giovani e le famiglie. Vista l’efficacia, che ha anche contribuito a conseguire, da parte del Gruppo svizzero per regioni di montagna, del riconoscimento “Comuni di montagna – la gioventù il nostro futuro”, si prefigura di inserire a preventivo, anche per i prossimi anni, l’importo di CHF 20’000.

“Il Centro Giovanile – ha spiegato il presidente dell’Appoggio Familiare – ha da subito avuto una buona partecipazione, sempre al di sopra delle 20 persone: si tratta – ha aggiunto – di un’offerta che funziona e che è ricercata dai giovani, che sentono di averne bisogno”. In questo luogo, insomma, i ragazzi cercano l’incontro con i coetanei e, in questo contesto, vengono stimolati positivamente dal personale coinvolto. “Il Centro Giovanile – ha precisato Albertini – non può essere un’estensione della scuola, altrimenti i ragazzi non ci verrebbero: qui si sentono più liberi perché le regole sono meno restrittive. Si tratta di un progetto che si inserisce favorevolmente tra la famiglia e la scuola”.

Oltre ad una richiesta da parte della consigliera Gabriela Menghini-Inauen (UDC) sulle modalità di utilizzo del credito concesso, Michela Paganini (UDC) ha chiesto se, nella realizzazione dell’offerta, fosse stata presa in considerazione la presenza dei due centri giovanili parrocchiali. In quest’ottica, il presidente dell’Appoggio Familiare ha espresso rassicurazioni in merito: “La nostra idea iniziale – ha detto – è stata proprio quella di non entrare in concorrenza con le realtà già presenti: secondo quanto emerso esiste una differenziazione”, sia in termini di offerta che di ragazzi coinvolti.

La trattanda ha visto anche la presentazione dell’attività virtuosa del Nido Borgo da parte della direttrice Francesca Zala. “Durante il periodo di lockdown – ha spiegato – abbiamo avuto più richieste da parte delle famiglie, per cui c’è stato un incremento di bambini iscritti: il nido – ha aggiunto – si è rivelato un valido sostegno per le famiglie impegnate nel lavoro”. In conclusione, vista la mancata visita programmata alla struttura a causa del Covid-19, sono state mostrate delle foto scattate durante l’attività della struttura che, nell’anno appena trascorso, ha avuto come tema i materiali di riciclo.

Per finire, il presidente dell’Appoggio Familiare Valposchiavo Franco Albertini, in virtù della copiosa partecipazione da parte dei ragazzi e del buon funzionamento finora avuto, si è espresso favorevolmente per la prosecuzione dell’attività del Centro Giovanile. In quanto il finanziamento di 20’000 CHF rientra tra le spese ricorrenti del Comune, come precisato dal vice-presidente Fulvio Betti, la Giunta sarà chiamata ad esprimersi a riguardo durante la prossima seduta.


Marco Travaglia

Marco Travaglia
Caporedattore e membro della Direzione