Sette uffici federali in visita al progetto modello “Valposchiavo smartvalley bio”

0
1142

Giovedì 2 settembre 2021, si è tenuto in Valposchiavo un importante momento di incontro tra i rappresentanti dei progetti modello di tutta la Svizzera e gli uffici federali competenti. In particolare, i rappresentanti di ben sette diversi uffici (tra i quali economia, agricoltura, cultura, agricoltura, ambiente) si sono dati appuntamento a Poschiavo. Ogni anno c’è un momento di incontro tra i trenta progetti modello e l’Amministrazione e, quest’anno, è toccato proprio a Poschiavo.

I partecipanti sono stati ricevuti all’Ospizio Bernina e in seguito Cassiano Luminati li ha scortati al borgo di Poschiavo, dove hanno potuto fare una pausa in piazza godendosi un caffè o un gelato. Approfittando di questa pausa, abbiamo intervistato Daniel Arn, sostituto caposezione della Sezione “politica del paesaggio” in seno all’ufficio federale dell’ambiente.

Signor Arn, che cosa ha a che fare con i progetti modello?
All’interno della Sezione “politica del paesaggio” mi occupo della concezione del paesaggio, quindi anche dei sette progetti modello che fanno capo al dipartimento dell’ambiente, tra i quali, appunto “Smartvalley bio – ipermappa di comunità ” in Valposchiavo.

Quanti sono e come sono distribuiti i progetti tra i vari cantoni?
Sono una trentina e ce ne sono un po’ ovunque: nel Cantone dei Grigioni sono quattro. In questo viaggio ne toccheremo due, entrambi facenti capo al dipartimento ambiente: uno qui in Valposchiavo e uno a Valsot, in Engadina Bassa.

A proposito, come mai avete scelto la Valposchiavo?
L’anno scorso questa stessa riunione si è tenuta a Berna e Cassiano ha proposto di tenere quella del 2021 a Poschiavo! Poi anche Angelika Abderhalden (responsabile del progetto dell’Engafina Bassa) ci ha invitati a passare anche dalle sue parti. E siccome l’idea vuol essere quella di aumentare sempre lo scambio tra i vari progetti, abbiamo accettato.

Come si diventa un “progetto modello”?
Abbiamo pubblicato un bando, che seguiva cinque temi prioritari: la digitalizzazione a disposizione del servizio universale; promuovere strategie integrali di sviluppo; dare maggiore valenza al paesaggio; insediamenti che promuovono percorsi brevi, movimento e incontri; cambiamento demografico: progettare lo spazio abitativo e vitale di domani. Abbiamo poi ricevuto delle candidature e tra queste abbiamo scelto i progetti che ci sembravano migliori.

Qual è il ruolo della Confederazione nei progetti?
I progetti sono ovviamente autonomi e la Confederazione svolge un ruolo sussidiario. I progetti sono tenuti a presentare un report annuale e alla fine del ciclo (in questo caso nel 2023/2024) ci sarà un momento di verifica su cosa ha funzionato e cosa invece non ha funzionato. Ma non ci si dimentica dei progetti nemmeno in seguito. In questo momento, per esempio, l’ufficio della pianificazione del territorio sta indagando per scoprire se i progetti del ciclo 2014/2018 esistono ancora e quali esiti hanno portato.

L’idea è che i progetti restino anche dopo?
Sì, ma non necessariamente. Si può verificare che un progetto raggiunga completamente il suo obiettivo e non abbia più bisogno di continuare, mentre a disposizione restano i suoi risultati. Oppure un progetto può non funzionare, ed è comunque utile individuare anche quello che non funziona.

La Valposchiavo ha una certa tradizione progettuale: ma un progetto si esaurisce nel territorio in cui nasce?
Si tratta di un territorio e di una regione che ha più volte dimostrato in passato di essere in grado di programmare e gestire importanti progetti. Ovviamente in un territorio un progetto nasce, ma se ha successo si può sviluppare altrove. Penso proprio all’esperienza dell’ipermappa di comunità, che se funzionasse qui potrebbe essere preso a modello per esperienze in regioni diverse.

In che senso questi progetti hanno una relazione con ambiente e paesaggio?
È una domanda complessa ma per essere brevi diciamo che viene visto sia nei suoi aspetti economici che in quelli ambientali e soprattutto socio-culturali.

Il tempo a mia disposizione è terminato perché la comitiva riparte per una gita a piedi verso Le Prese. Il gruppo avrà così la possibilità di capire per conoscenza diretta il contesto nel quale il progetto si svolge e di provare direttamente le funzionalità dell’applicazione dell’ipermappa, constatando il funzionamento ma anche il livello di avanzamento di costruzione dell’infrastruttura economica. E, visto che siamo in Valposchiavo, la giornata non potrà che concludersi con una cena a base di pizzoccheri… 100% bio Valposchiavo naturalmente!


Maurizio Zucchi

Maurizio Zucchi
Membro della redazione