Sentiero Alp Grüm-Cavaglia: si è deciso di non decidere

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Come anticipato nel precedente articolo relativo alla Giunta di Poschiavo, il Legislativo ha discusso in merito alla separazione del sentiero bike/escursionistico Alp Grüm-Cavaglia. La proposta del consiglio comunale di lasciare la situazione allo stato attuale, e di analizzare nel prossimo futuro possibili misure per migliorare la convivenza dei due utenti sui sentieri esistenti, ha trovato l’approvazione della maggioranza dei consiglieri.

Come deciso dalla Giunta comunale nella seduta del 20 giugno 2022, il Reparto foreste ha dato seguito allo studio approfondito della variante 3. L’inoltro di una procedura EFZ per fuori zona necessita, come spiegato, di diverse autorizzazioni da parte degli Uffici cantonali, come pure da parte delle associazioni ambientaliste legittimate a fare ricorso sulle questioni naturalistiche/paesaggistiche.

Nella presa di posizione congiunta, le quattro principali associazioni ambientaliste hanno valutato in modo molto critico la variante 3. In particolare, il fatto di creare un nuovo sentiero tra Palü e Cavaglia, andando a toccare una zona naturale finora priva di qualsiasi infrastruttura. Sorgono inoltre altri conflitti, in particolare con l’attraversamento di torbiere nei pressi di Palü.

Anche la Vogelwarte Sempach ha valutato negativamente la costruzione di un nuovo sentiero bike tra Palü e Cavaglia in una zona finora priva di infrastrutture ed attività di disturbo, riferendosi in particolare all’habitat del gallo forcello. Ha consigliato perciò di creare un eventuale nuovo sentiero bike tra Palü e Cavaglia parallelamente a quello escursionistico. Vista la morfologia del terreno questo però non è tecnicamente fattibile.

“Per avere però una risposta definiva ed inequivocabile da parte del Cantone alla variante 3 – ha spiegato il consigliere comunale Orlando Lardi – è necessario inoltrare una domanda EFZ”. L’elaborazione di questa da parte dell’ufficio d’ingegneria Ecoalpin ammonta a CHF 31’000. In questo importo non sono comprese ulteriori valutazioni come l’approfondimento sulla presenza del gallo forcello, richiesta dalla Vogelwarte Sempach e l’analisi sugli anfibi e sui rettili da parte della “Bündner Interessengemeinschaft für Reptilien- und Amphibienschutz”, richiesta dal WWF. “I costi totali per la domanda EFZ si aggirano perciò tra 40’000 e 50’000 CHF”: a questo punto – è stato precisato da Lardi – è intuibile che la variante 3 ha pochissime probabilità di essere approvata da parte del Cantone ed è quindi insensato procedere con la domanda EFZ”.

Alla luce di queste e altre considerazioni, il Consiglio comunale ha quindi proposto alla Giunta comunale di perseguire la variante 0, e cioè di lasciare la situazione allo stato attuale, analizzando possibili misure per migliorare la convivenza dei due utenti sui sentieri esistenti.

Daniele Compagnoni (Poschiavo Viva), a nome del proprio partito, ha dichiarato che, “mantenere lo status quo non è la soluzione per risolvere la situazione attuale”. La proposta del consigliere è stata quella di rivalutare la variante 1, da ottimizzare, implementando tra l’altro il collegamento finale tra la centrale di Cavaglia e la stazione.
Fulvio Betti (UDC) e Graziano Crameri (AdC) hanno invece sostenuto la proposta del consiglio comunale; il primo ha sottolineato, con un po’ di frustrazione, il fatto che alcune associazioni possano limitare il raggio d’azione della politica: “Non siamo più padroni del nostro territorio” è, con una battuta, il pensiero di Betti sull’argomento. Alla conta dei voti, la proposta di Poschiavo Viva non è passata.

Corrado Crameri (Poschiavo Viva) ha espresso un auspicio per il futuro, e cioè il fatto di entrare in contatto preventivamente con le associazioni ambientalistiche, al fine di sprecare il meno possibile tempo e denaro.
Fabio Zanetti (PLD), inoltre, ha interpretato questa non decisione con il fatto di non aver dato fiducia alla proposta dell’Esecutivo: Non è la prima volta – questo in sintesi il pensiero di Zanetti – che siamo andati contro il consiglio comunale e il risultato è da vedere.

In chiusura, il consigliere Orlando Lardi ha espresso un suggerimento per il futuro, che ha intenzione di condividere con il futuro consiglio comunale, e cioè lo studio di un sentiero che collega Palü-Cavaglia dedicato solamente agli escursionisti.

Marco Travaglia
Caporedattore e membro della Direzione

3 COMMENTI

  1. Caro Muro,
    ti devo comunque una breve risposta; non per creare una polemica che non avrebbe senso, ma per puntualizzare qualche dettaglio a cui hai accennato nel tuo commento.
    La Giunta Comunale ha deciso per la variante zero, rinunciando di fatto a proseguire con la variante 3. A questo punto il dossier “Alp Grüm-Cavaglia” è definitivamente chiuso. Questo non significa che in futuro qualcuno non si possa chinare di nuovo sulla problematica, che ad oggi purtroppo non è risolta.
    Non spetta a noi due dire per quali motivi il Legislativo ha deciso per questa soluzione, ma non credo si possa attribuire a una presentazione lacunosa, imprecisa o non corretta.
    La maggioranza della Giunta ha deciso a giugno di fare uno studio approfondito sulla variante 3 ed ora alla luce dei fatti emersi, la stessa Giunta ha deciso di abbandonare questa variante, votando a maggioranza per la soluzione zero. Una votazione legittima da parte del Legislativo. Punto e a capo.
    In merito alla troppa voce in capitolo da parte delle istituzioni ambientaliste ti do ragione: ho assistito in questi anni di attività all’interno dell’esecutivo comunale (e del reparto foreste in particolare) a situazioni, pretese e imposizioni che si possono tranquillamente definire esagerate. Ma le regole sono queste e conosciamo tutti il loro potere decisionale.
    Nel mio primo commento ho elencato i perdenti, ma ho tralasciato di menzionare il maggior sconfitto per la situazione attuale: l’escursionista! Lui si che merita in questa stupenda zona tutte le nostre attenzioni.

  2. Caro consigliere Lardi, caro Orli il titolo é azzeccatissimo bravo Travaglia.
    Su questo non facile problema abbiamo sempre avuto idee differenti, tante teste …. per questo motivo ho deciso di esporre alcune mie considerazioni.
    La domanda da farsi dal mio punto di vista invece é perché non si ha deciso ? Il progetto é stato portato avanti correttamente ? Sono intercorsi degli errori nelle richieste, nelle presentazioni ? La maggioranza in che direzione aspicava una soluzione ?
    Nel contenuto dell`articolo mancano delle affermazioni direi importanti come ad esempio che Ecoalpin ha già valutato la tratta picchettata Palü – Li Vegli Centrale RE Cavaglia e la valutazione é stata definita come variante costosa ma pure unica variante che risolve il problema definitivamente sulla separazione escursionisti e ciclisti !
    Oltremodo viene comunicato che il sentiero attraverserebbe delle torbiere che é falso, i nostri avi saggi predecessori avevano costruito una mulattiera in zona ancora a tratti visibile e sicuramente non attraversando una torbiera e di li passerebbe anche il nuovo sentiero. L`affermazione del disturbo all`habitat del gallo forcello tra Palü e Cavaglia é inveritiera, mai visti galli forcelli in questa zona, i galli vivono da sempre felicemente e nidificano tra la strada del Belvedere e il sentiero del Pru dal Vent ad Alp Grüm attorniati dai molti turisti e ciclisti.
    Il Legislativo ha svolto correttamente la rappresentanza del popolo, come si può decidere e sostenere la variante 1 proposta da Lardi la quale non risolve il problema o lo risolve solo a metà. Dove si propone un nuovo sentiero dal Belvedere a Li Stablini invadendo il territorio in ugual misura alla tratta Palü – Centrale Cavaglia, sopra Li Stablini da sostenere il nuovo sentiero sotto da stralciare, improponibile.
    La soluzione di non decidere lascia il problema aperto, il malcontento di questa problematica, di questa convivenza impossibile riscontrata nelle maggiori località turistiche, si dovrà rielaborare il tutto sedendosi a tavolino con le associazioni ambientaliste e con il Cantone, dovranno arrivare dei compromessi e come dice bene il consigliere Betti quali padroni del nostro territorio potremo ben dire la nostra e sviluppare collaborando una soluzione confacente e sostenibile.
    L`invasione della bicicletta non si arresterà anzi aumenterà pertanto la soluzione andrà cercata e attuata preferibilmente in tempi brevi.
    Sono convinto che il sentiero storico tra Alp Grüm – Li Stablini- La Dota – Cavaglia un giorno riavrà la sua tranquillità a favore delle famiglie, dei pensionati e di tutti i turisti amanti delle escursioni in montagna. Il ripido sentiero da la Via da Palü nella sua conosciuta stretta gola venga mantenuto come tale a disposizione di sportivi e escursionisti esperti senza vertiggini.
    Un augurio al nuovo consiglio comunale e al Legislativo di riuscire un giorno a risolvere completamente questa separazione in una zona montana difficile ma nello stesso tempo stupenda.

  3. Permettermi di affermare che il titolo è errato: di fatto la Giunta Comunale ha deciso eccome! Ha semplicemente deciso di non fare nulla.
    Una situazione che a detta di un consigliere si può considerare fallimentare. L’assurdo della sentenza sta nel fatto che alla resa dei conti siamo tutti perdenti.
    Perdenti sono il Consiglio Comunale e la minoranza della Giunta che con gli addetti ai lavori proponevano la variante 1.
    Perdenti sono i sostenitori di Cavaglia che consigliavano la variante 2.
    E infine perdente è quella la maggioranza della Giunta che ha ritenuto a suo tempo di insistere sulla variante 3.
    Un finale strano e inconsueto, che non vede purtroppo nessun vincitore.
    Ma anche questa è democrazia.