#bibliocoltura: I sommersi e i salvati di Primo Levi

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Descrizione: I sommersi e i salvati è un libro onda: che ti affonda, ti fa perdere l’orientamento, ti fa venire il mal di mare (e di male) ma che nel contempo irrora l’attenzione e nutre il bisogno di estirpare il pregiudizio, l’indifferenza e gli stereotipi altrui ma soprattutto i propri, quelli che quest’onda è in grado di portare a galla permettendoci così di poterli osservare, ascoltare e (forse) sciogliere.

Ambiente: Questo libro necessita del campo di concentramento di Auschwitz e dello sguardo lucido di Primo Levi, il quale ha analizzato oppressi e oppressori, la zona grigia della collaborazione, i meccanismi della macchina dello sterminio nazista e quanto appartiene a quel mostro in grado di annientare la personalità di un popolo, di un individuo e infine l’individuo stesso; un mostro fatto sì di uomini del Novecento ma tuttora presenti, perché la memoria oltre che un monito è una responsabilità costante, di tutti.

Germoglio: “Le prime notizie sui campi d’annientamento nazisti hanno cominciato a diffondersi nell’anno cruciale 1942. Erano notizie vaghe, tuttavia concordi. Delineavano una strage di proporzioni così vaste, di una crudeltà così spinta, di motivazioni così intricate, che il pubblico tendeva a rifiutarle per la loro stessa enormità. È significativo come questo rifiuto fosse stato previsto con ampio anticipo dagli stessi colpevoli; molti sopravvissuti (tra gli altri, Simon Wiesenthal nelle ultime pagine di Gli assassini sono fra noi, Garzanti, Milano 1970) ricordano che i militi delle SS si divertivano ad ammonire cinicamente i prigionieri: “In qualunque modo questa guerra finisca, la guerra contro di voi l’abbiamo vinta noi; nessuno di voi rimarrà per portare testimonianza, ma se anche qualcuno scampasse, il mondo non gli crederà. Forse ci saranno sospetti, discussioni, ricerche di storici, ma non vi saranno certezze, perché noi distruggeremo le prove insieme con voi. E quando anche qualche prova dovesse rimanere, e qualcuno di voi sopravvivere, la gente dirà che i fatti che voi raccontate sono troppo mostruosi per essere creduti: dirà che sono esagerazioni della propaganda alleata, e crederà a noi, che negheremo tutto, e non a voi. La storia dei Lager, saremo noi a dettarla””.

Scheda tecnica: I sommersi e i salvati di Primo Levi, Einaudi editore, saggio, ISBN 978-88-06-22268-0.