Gli “Sguardi” di Valentina Demonti in Galleria PGI

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Da mercoledì 11 a martedì 17 agosto, presso la Galleria Pgi, nella piazza di Poschiavo, avrà luogo la mostra personale di Valentina Demonti. Attiva sui social attraverso Facebook (Valentina decorazioni) e Instagram (valentina.demonti.decorazioni), Valentina è nata a Bormio (SO) nel 1988 e risiede a Cepina-Valdisotto (SO).

Biografia

Nel 2006 si diploma al liceo artistico “G. Ferrari” di Morbegno (SO) che le permette di iniziare a sviluppare un proprio linguaggio espressivo, mentre nel 2011, conclude la sua formazione artistica conseguendo il diploma di laurea in Decorazione all’Accademia di Belle Arti di Brera (Milano). Nel periodo accademico ha approfondito e acquisito una capacità esecutiva nella pratica delle tecniche pittoriche ( tempera, olio, acrilico, doratura, affresco ecc.) specializzandosi inoltre sulle varie trattazioni per ottenere supporti idonei alla lavorazione pittorica (incamottatura di tavole, intelaiatura, ecc.). Nel corso degli anni ha di conseguenza imparato a padroneggiare e a capire le metodologie esecutive dei vari stili della pittura moderna, per poter poi riutilizzare il tutto ai fini della sua ricerca artistica.

Dal 2011 lavora come decoratrice ed è una libera professionista. Realizza principalmente decorazioni su pareti e soffitti (esegue trompe l’oeil, affreschi, graffiti, ritratti,..) su commissione, ma si occupa anche della decorazione di mobili e oggetti. Collabora inoltre con le scuole organizzando laboratori artistici. Attraverso queste attività i bambini hanno la possibilità di conoscere tecniche artistiche nuove ed antiche e imparano ad individuarle e leggerle nei monumenti, nelle chiese, nelle case. Grazie a questa opportunità, si approcciano in maniera diretta alle tecniche pittoriche sperimentando in prima persona la professione dell’artista.

Buongiorno Valentina, che cosa ti lega alla Valposchiavo?

Frequento la Valposchiavo per lavoro da sei anni, e per quattro ho avuto la possibilità di partecipare al Marcù in plaza; quest’anno e quello passato, purtroppo, a causa del Covid-19 non ho potuto essere presente, ma comunque sono impegnata grazie ad alcune commissioni di lavoro, come per esempio dei quadri. Ho anche realizzato la decorazione interna della Saponeria di Wanda, unitamente al logo dell’azienda, presente all’esterno e sul bancone.

Che cosa ti chiedono di realizzare i valposchiavini?

Come dicevo, per la maggior parte quadri. Molti dei soggetti dei miei dipinti sono legati all’arte venatoria e alla caccia. Si tratta di  tavole che raffigurano scene di caccia, nella fattispecie cervi, stambecchi, camosci e altri animali alpini. Si tratta di pezzi unici perché eseguiti su supporti di legno particolari, il legno stesso suggerisce l’idea da rappresentare.

Mi occupo anche di dipingere paesaggi della zona utilizzando i colori oppure il bianco e nero, su supporti come legno o tela.

Cosa ti piace rappresentare personalmente?

Sono molto legata al territorio in cui vivo: per questo motivo mi appassionano le scena di vita del passato, la storia e gli animali del territorio. Mi esprimo attraverso l’arte figurativa, utilizzando principalmente la tecnica dell’acrilico.

Oltre ai quadri, che cosa realizzi?

Mi occupo di decorazioni murali di case (interne ed esterne) e di oggetti. In questo momento, per esempio, a Grosio, sto realizzando un murales di una facciata di una casa privata che ha dimensioni di 5,40 metri x  2,70 metri. La parete racconterà passioni e lavori dei proprietari, come le capre frise e un rifugio in Val Grosina.

Veniamo alla mostra che ti vedrà protagonista. Perché hai scelto Poschiavo?

Avevo chiesto già lo scorso anno di poter affittare la Galleria Pgi per la mia mostra personale. Un motivo importante è sicuramente il fatto di non aver potuto partecipare al Marcù: per questa ragione cerco di ristabilire, in qualche modo, il contatto con la valle. In passato avevo già esposto a Poschiavo, in quell’occasione tramite la mostra collettiva della Pgi.

Per la tua mostra, “Sguardi”, hai scelto una volpe: c’è un motivo particolare?

Principalmente perché si lega al titolo dell’esposizione ed è forse il lavoro che prediligo. La maggior parte dei soggetti rappresentati sono comunque primi piani di animali di montagna, particolarmente curati nella qualità e caratterizzati da un’elevata cura dei dettagli.

Saranno presenti 7 quadri originali di formati differenti a colori più 10 stampe di quadri rifiniti a mano in bianco e nero, di una composizione pittorica presente in una sala dei Bagni Vecchi di Bormio.

Del primo gruppo, un paio di lavori sono realizzati su tele nere; altri sono dipinti su tele grezze, usate come sfondo.  Altri tre lavori sono dipinti su tavole di legno.

Come ti vedi tra qualche anno? Hai un sogno nel cassetto?

Sinceramente sono già appagata perché ho la fortuna di fare quello che mi piace, in un campo così particolare. Spero di poter riuscire a continuare la mia attività, che non cambierei per niente al mondo. Mi reputo fortunata perché il lavoro non manca e sta crescendo: in questo senso il Marcù mi ha aiutato molto.


Marco Travaglia

Marco Travaglia
Caporedattore e membro della Direzione