“I bike to move it” alla dimostrazione nazionale per il clima sulla piazza di Palazzo Federale a Berna

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Siamo la prima generazione che verrà confrontata seriamente con le problematiche relative al riscaldamento climatico e molto probabilmente saremo anche l’ultima che potrà fare qualcosa per cambiare la situazione.

Con queste parole avevo già riassunto le impressioni vissute questa primavera a Zurigo a una delle tante dimostrazioni tenutesi a favore del clima in varie città Svizzere. La situazione però da allora non è migliorata e i più recenti rapporti dell’ONU sul clima sono diventati ancora più allarmanti. Per questo motivo e con il motto “I bike to move it” 30 gruppi di ciclisti sono partiti da svariati angoli della Svizzera tutti con lo scopo di raggiungere Berna per la dimostrazione nazionale per il clima tenutasi sabato 28 settembre 2019.

Pure io, in combinazione con la mia #Klimatour2019, sono stato invitato dagli organizzatori a partecipare all’evento con partenza da St. Moritz. Opportunità questa che non mi sono lasciato mancare e che mi ha visto presente alla tappa iniziale e alle due tappe finali. Durante la prima tappa, ben 43 ciclisti sono partiti dalla piazza di St. Moritz dopo un’ottima colazione e dopo essere stati incitati da alcune canzoni del cantautore grigionese Linard Bardill. Fermandoci per varie attività di gruppo, in collaborazione con associazioni e gente del posto a Samedan, Celerina e La Punt, ci siamo poi apprestati ad affrontare il passo dell’Albula per poi proseguire fino a Bergün. Tutte le fasce di età dai 6 ai 70 anni erano rappresentate, compresa una famiglia con due bambini e la nonna. Il denominatore comune di tutti i partecipanti sono le preoccupazioni a proposito del nostro pianeta. In totale più di 400 ciclisti hanno raggiunto Berna sui vari tracciati preparati a questo scopo. Gli organizzatori parlano di 100’000 partecipanti, sicuramente molti di più di questa primavera e con certezza questa affluenza la fa diventare una delle più grandi dimostrazioni per il clima avvenute in Svizzera.

Questo dovrebbe essere un segnale ancora più forte non solo per i politici e i dirigenti aziendali, ma anche un appello a ogni singolo cittadino ad attivarsi, valutare il proprio impatto ambientale e a prendere dei provvedimenti in questo senso. In meno di tre settimane si terranno le elezioni per il parlamento nazionale e si avrà quindi la possibilità di eleggere persone più sensibili alla tematica dell’ambiente. A questo proposito mi raccomando! Ne va del nostro futuro.


Lorenzo Heis, candidato al Consiglio Nazionale sulla lista numero 7 dei giovani verdi liberali