Bloccati gli aumenti a Cultura e Promozione giovanile

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Nella seduta di Giunta di lunedì 23 novembre, all’interno della discussione sul Preventivo 2021 (conto economico) sono state prese delle decisioni politicamente significative, nel segno del risparmio: il blocco dell’aumento di 10’000 CHF per la Cultura e il blocco dell’aumento di 15’000 CHF dei contributi destinati alle attività giovanili.

Per quanto riguarda i fondi destinati alla “Promozione culturale” è intervenuto per primo il consigliere Graziano Crameri (PDC): la situazione attuale, caratterizzata da una riduzione degli eventi a causa della pandemia, – ha affermato – non giustifica un aumento dell’importo (da 90’000 a 100’000 CHF) del contributo. Questa presa di posizione ha raccolto l’opposizione di Daniele Compagnoni (Poschiavo Viva) che ha sostenuto l’importanza della Cultura anche in questo periodo, che ha visto la sperimentazione di proposte differenziate a favore di cittadini e turisti: non sono 10’000 CHF – ha detto – che metteranno in ginocchio le nostre finanze. La proposta di bloccare l’aumento dei fondi destinati alla Cultura è passata con 10 voti favorevoli e 6 contrari; tra questi ultimi segnaliamo Michela Paganini (UDC) che, coerentemente con quanto affermato nell’ultima seduta di Giunta, ha votato differentemente rispetto al proprio partito.

Aumento di 15’000 CHF momentaneamente bloccato pure per le attività giovanili che, anche per il 2021, rimarranno a quota 35’000 CHF. A prevalere è stata la proposta del consigliere Fabio Zanetti (PLD) che ha suggerito di rivedere in primis l’ordinanza (risalente al 2008) che stabilisce le modalità e gli importi da ripartire alle associazioni; solo a quel punto, e quindi nel preventivo 2022, potrà avvenire un aumento dei contributi. Nonostante l’opposizione del consigliere comunale Renato Isepponi, che ha parlato di un “sistema attuale funzionante”, e della presa di posizione di Fulvio Betti (UDC), che ha sostenuto comunque, fin da subito, l’aumento della somma destinata alle attività giovanili, la proposta di Zanetti è passata.

Sempre per quanto riguarda il contenimento dei costi, la Giunta comunale è stata chiamata ad esprimersi per quanto riguarda il sostegno economico al Centro Giovanile, la cui attività è stata presentata nella scorsa riunione del Legislativo. In questo senso, Graziano Crameri (PDC) ha proposto di concedere il contributo solo per altri 2 anni, invece dei 3 proposti: questo – è stato spiegato – per verificare meglio le attività svolte, ultimamente condizionate al ribasso dalla pandemia, e per lasciare l’ultima parola, prima delle prossime votazioni, agli attuali consiglieri di Giunta. Una proposta aggiuntiva è arrivata da Gabriela Menghini-Inauen (UDC) che, dopo aver auspicato una sinergia con i due centri esistenti (in evidente contrasto con quanto affermato lo scorso 26 ottobre dal presidente dell’Appoggio Familiare Valposchiavo Franco Albertini: “La nostra idea iniziale è stata proprio quella di non entrare in concorrenza con le realtà già presenti: secondo quanto emerso esiste una differenziazione”) ha proposto di concedere un contributo variabile in base al fabbisogno richiesto, con un tetto massimo di 20’000 CHF.

Nonostante la dichiarazione di sostegno del credito da parte di Fabio Zanetti (PLD), che ha ammesso il ruolo positivo del Centro Giovanile nel risolvere alcune problematiche, e le parole del consigliere Daniele Compagnoni (Poschiavo Viva), che ha difeso lo stanziamento intero del contributo in virtù dell’importanza della struttura, le proposte di Crameri e Inauen sono passate: lo stanziamento del credito variabile (con il tetto massimo di 20’000 CHF) è stato concesso per 2 anni (invece che 3).


Marco Travaglia

Marco Travaglia
Caporedattore e membro della Direzione

6 COMMENTI

  1. Capisco la delusione di Elisa e concordo con Giannina che cultura e attività giovanili potrebbero contribuire a
    convincere i giovani di tornare in valle. Tuttavia le cifre erano piuttosto basse, come dice Luciano, dunque non dovrebbero compromettere niente. La cultura arriverà a breve penso con una proposta di un nuovo centro culturale (e le cifre avranno alcuni zeri in piú). Le attivitá giovanili, sistemato il regolamento, potranno sicuramente chiedere un aumento. Leggendo gli argomenti dei contrari mi é sembrato di capire che forse il timing della richiesta non é stato azzeccato (covid). Non mollate….. abbiamo bisogno di cultura e di attivitá per i giovani!

    • Luciano intendeva dire che: 10 o 40 mila franchi per il comune sono cifre “irrisorie” (paragonate ad altre voci di spesa e messe in relazione alla situazione finanziaria); per la cultura e per la promozione giovanile, sarebbero stati molto utili, aggiungo che sarebbe stato pure un gesto “intelligente”!

    • Caro Reto, probabilmente non hai capito la richiesta approdata in Giunta. Si trattava di aumentare di 10 mila franchi il contributo comunale per sostenere e promuovere le molte attività culturali (concerti, mostre, teatri, pubblicazioni, musei, ecc.) che vengono proposte a titolo di volontariato da numerosi enti o da singoli cittadini poschiavini. In quest’anno, malgrado la pandemia, sono state quasi una quarantina le attività che sono state sostenute finanziariamente dal nostro Comune.
      Non centra niente la costruzione di un bel centro culturale (peraltro auspicabile) dal costo di “parecchi zeri”. Avere un bel centro culturale non basterà; sarà sempre necessario qualcuno che “non molla” perché, come ben dici, anche in futuro “abbiamo bisogno di cultura”.
      Riguardo al “timing” sbagliato, è proprio in questi tempi difficili legati al Covid che l’Ente pubblico deve sostenere le attività, sia cultuali che sociali, perché sono la base della nostra convivenza e perciò importanti per l’intero sistema. L’ha capito anche Parlamento retico che ha promesso l’aumento annuo da 6 a 9 milioni per i prossimi quattro anni.

  2. Peccato.
    Peccato, perché se per le casse comunali 10’000 franchi non sono decisivi, in ambito culturale di cose con quei soldi se ne possono fare parecchie.
    Peccato, perchè sarebbe stato un gesto importante, proprio per e a causa della citata “situazione attuale”.
    Peccato, perchè biodiversità e resilienza rendeono i sistemi forti.
    Peccato.

    Elisa Bontognali