Da sabato 21 agosto a sabato 4 settembre la Galleria Pgi di Poschiavo ospiterà “ESPRESSIONI”, mostra personale di Giovanna Vassella, artista di origini italiane residente in Ticino, ma molto legata alla Valposchiavo. Il Bernina l’ha invitata in redazione per conoscerla meglio e per avere qualche anticipazione sulla mostra.
Giovanna, per iniziare ci parli un po’ di lei? Cosa la lega alla Valposchiavo?
Allora, iniziando da quel che mi lega alla Valposchiavo: io sono ticinese di origine napoletana, ma sono sposata con un poschiavino, Bruno Vassella. Da tanti anni siamo residenti in Ticino, ma la famiglia di mio marito abita in Valposchiavo, dove abbiamo anche una casa di montagna. Ho trascorso diverso tempo, soprattutto in estate, a Poschiavo, quindi io la ritengo un po’ come la mia seconda casa. Per me esporre qui è un sogno che si realizza e ringrazio di cuore Giovanni Ruatti e la Pgi per questa opportunità.
Parlando di me, diciamo che ho avuto sempre una grande passione per l’arte in ogni sua forma: già da piccolina ero fortemente affascinata da tutto quel che era legato al movimento del corpo, come la ginnastica e la danza, ma anche dal disegno, dalla pittura e dalla creazione di “lavoretti” artistici. Nel corso degli anni queste mie passioni si sono concretizzate grazie agli studi a Zurigo, dove ho conseguito la qualifica di pedagogista in movimento. Questo titolo mi ha permesso di tornare in Ticino e aprire la mia scuola di danza per bambini ed adulti, alla quale per anni ho dedicato anima e corpo tramite l’insegnamento e la creazione di coreografie e spettacoli. A un certo punto del mio percorso professionale, però, è riaffiorata in me una forte passione per la pittura e, con decisione alquanto sofferta, ho deciso di smettere con l’insegnamento della danza, per dedicarmi alla ricerca artistica. L’amore per la danza non mi ha mai abbandonato, anzi, mi ha spinto a concentrarmi sull’action painting: un metodo di pittura dove, attraverso la scelta di un tema e dei colori combinati alla musica, posso lasciarmi trasportare dall’improvvisazione per realizzare un dipinto.
Ho una frase che forse sintetizza al massimo le esperienze artistiche che, nel mio piccolo, fino ad ora ho vissuto: “La mia vita artistica può essere paragonata a una valigia che mi porto appresso ovunque io vada: in alcuni casi la riempio di novità, in altri casi quello che faccio è attingere a piene mani da quel che contiene già”.
E’ la prima volta che espone in Valposchiavo?
No, se parliamo di una mostra collettiva non è la prima volta che espongo a Poschiavo: in galleria PGI ho partecipato due volte consecutive (2019/2020) a quella di fine anno. Se parliamo di una personale invece sì, è la mia prima assoluta a Poschiavo. L’idea è nata da Giovanni Ruatti che, durante l’esposizione 2020 (edizione da sottolineare perché avvenuta malgrado tutti i disagi per dare un grande segnale nella lotta al Covid), mi ha proposto questa personale estiva ed io ho accettato con molto piacere.
E’ la mia seconda esperienza in assoluto come unica espositrice: la prima è avvenuta a Morcote (TI). Con questa mia raccolta di opere dal 2016, il mio intento è quello di far vedere un po’ l’evoluzione del mio percorso fino ad oggi.
Può dirci qualcosa di più sulla mostra?
La mostra avrà una parte dove verranno presentati i miei quadri ed alcune decorazioni create da me, mentre un’altra parte sarà dedicata al bosco con un vero e proprio allestimento sensoriale. Non voglio svelarvi troppo però, perché vi aspetto in Galleria Pgi per una visita di persona ad “ESPRESSIONI”.
A cura di Ivan Falcinella