Luciano Bianciardi, “La vita agra”

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Agra è la vita di Bianciardi, morto suicida. Il boom economico non guarda in faccia a nessuno, lui, traduttore, lascia tutto per andare a Milano e vendicare i minatori morti in un incidente. Si integra con successo nel nuovo mondo, vive una nuova vita. Niente vendetta, ma resta lo sradicamento di fronte a una società che stritola. Anche la scrittura è agra e resta in bocca un sapore amaro.

Incipit: “Tutto sommato io darei ragione all’Adelung, perché se partiamo da un alto-tedesco Breite, il passaggio a Braida è facile, e anche il resto.”