Luce verde per il Museo del Tabacco di Brusio

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1992

Nel tardo pomeriggio di sabato 11 giugno, presso la sala polifunzionale di Casa Besta, si è ufficialmente costituita l’Associazione Museo del Tabacco di Brusio. Circa una trentina di persone interessate hanno dato il loro benestare all’iniziativa – di cui Pietro Misani è il principale promotore – che si pone come obiettivo il restauro della prima fabbrica di tabacco sorta in Valposchiavo nel lontano 1840 nella contrada delle “Canve” a Brusio e la creazione di un museo del tabacco.

L’assemblea si è svolta in due tempi: nella prima parte è avvenuto l’atto costitutivo dell’associazione, nella seconda si è invece tenuta la prima assemblea ordinaria. Il saluto di benvenuto al pubblico è stato espresso da Donato Fanconi, che ha ringraziato della loro presenza il sindaco di Brusio e il podestà di Poschiavo, ed ha anche rivolto parole di gratitudine verso i responsabili del Museo poschiavino per avere anticipato l’apertura ufficiale della mostra temporanea sull’acqua e dato perciò la possibilità a chi ne avesse avuto l’esigenza di essere presente ad entrambi gli eventi.

La parola è passata poi a Pietro Misani, il quale ha brevemente illustrato il progetto riguardante l’immobile fino ad oggi di sua proprietà, che si presenta in uno stato alquanto fatiscente e necessita di un tempestivo intervento. L’intento è quello di effettuare un restauro di tipo conservativo, includendo tutti i vecchi macchinari risalenti all’Ottocento ancora presenti al suo interno: trincia, tostatrice, pressa, affilatrice per le lame della trincia, che con un adeguato restauro potrebbero divenire nuovamente operativi. La confezione di tabacco da pipa della Ditta Misani è infatti cessata definitivamente solo nel 1998 e il recupero della fabbrica prevede l’istituzione di un museo parzialmente animato, con l’eventuale produzione di piccole quantità di tabacco in loco per un rispettivo utilizzo didattico-museale. Un progetto che mira a conservare la memoria storica della prima era industriale in Valposchiavo e di una filiera economica legata alla tabacchicoltura che ha contraddistinto il territorio brusiese per oltre 150 anni. Il promotore ha poi spiegato che l’Associazione Museo del Tabacco diventerà proprietaria di circa due terzi dell’immobile, poiché una parte servirà ancora da magazzino per i distillati e il vino della sua ditta.

Raccolte fra il pubblico le firme di 19 membri del comitato costitutivo, i due presentatori del progetto si sono alternati nella lettura degli statuti, che sono stati approvati all’unanimità. In seguito l’Assemblea costitutiva ha nominato per acclamazione i membri del comitato dell’associazione: Donato Fanconi (presidente), Ezio Pola (vicepresidente), Piero Pola (attuario), Pietro Misani (cassiere), Heidi Crameri – Kaspar Howald – Daniele Misani (assessori), Giovanni Paganini e Gianluca Balzarolo (revisori). Numeroso anche il numero di esperti e consulenti esterni che affiancheranno il comitato: Ivano Rampa e Albina Cereghetti per il “gruppo edilizia”, Pietro Della Cà e Gianluca Giuliani per il “gruppo finanze”, Daniele Papacella e Achille Pola per il “gruppo contenuti”, Daniele Papacella e Gianluca Giuliani per il “gruppo comunicazione”.

Nell’aprire la seconda parte della riunione, ossia la prima Assemblea ordinaria dell’Associazione Museo del Tabacco, il presidente Donato Fanconi ha voluto brevemente menzionare l’enorme mole di lavoro cui il comitato si troverà ad affrontare, ma la presenza fisica di numerosi soci fondatori e l’entusiasmo con cui è stato accolto il progetto darà sicuramente ulteriore linfa per proseguire nella sua realizzazione. Con il Museo del Tabacco – ha poi proseguito Fanconi – si prospetta in futuro per il borgo di Brusio la creazione di un ulteriore importante tassello che va ad aggiungersi all’offerta culturale rappresentata oggi dall’organo Serassi, il viadotto, i crotti e Casa Besta.

Quindi si è passati alla discussione del primo punto all’ordine del giorno: l’acquisto da parte dell’associazione di una parte dell’immobile che sarà suddiviso in due proprietà per piani (PPP). Il contratto di compra-vendita fra Pietro Misani e l’Associazione del Museo del Tabacco, preparato dall’Ufficio di Registro Fondiario e visionato dalla legale Fabiola Monigatti – occupatasi pure della stesura degli statuti – è stato dettagliatamente illustrato dal cassiere. Il valore della PPP in vendita è stato stimato a fr. 55’000 e il venditore si è riservato un diritto di prelazione di 25 anni, nonché l’usufrutto dell’ampio locale espositivo previsto al piano terra del museo, che potrà essere da lui utilizzato per degustazioni di suoi distillati con gruppi di persone numerosi. Come contropartita Pietro Misani metterà a disposizione dell’associazione i locali dell’antica distilleria nell’ambito di visite guidate al Museo del Tabacco. Alla domanda posta dal podestà di Poschiavo riguardante il finanziamento per l’acquisto della PPP da parte dell’associazione, il cassiere si è dichiarato fiducioso che la campagna di affiliazione soci e raccolta fondi porterà ben presto i primi frutti, e che in qualità anche di venditore, egli non pretenderà certamente il pagamento della somma pattuita in tempi brevi. Ciò che conta in questa fase del progetto – ha affermato il cassiere – è poter costituire l’associazione affinché tutti gli ulteriori passi possano essere realizzati. Ad esempio, senza il verbale di costituzione dell’associazione, non è nemmeno possibile aprire un conto ipotecario presso un istituto bancario. L’Assemblea ha quindi accettato all’unanimità la proposta per l’acquisto dell’immobile nei termini prestabiliti.

Pietro Misani ha poi passato in rassegna gli interventi di manutenzione relativi alla fabbrica di tabacchi. Questi riguardano in particolare il tetto e i comignoli, le facciate e l’interno su tre piani dell’antico edificio industriale compresi i macchinari. Trattandosi di un restauro conservativo si cercherà di riutilizzare i materiali esistenti e laddove questi dovessero essere sostituiti si potrà usufruire dei materiali dell’epoca risultanti dal 1° piano e dal sottotetto a nord. Una parte dell’edificio che come già detto rimarrà di proprietà di Pietro Misani, il quale è intenzionato ad usare materiali nuovi al suo interno, mentre quelli vecchi potranno essere recuperati per la travatura del tetto e i pavimenti in legno della parte museale. Gli interventi di ristrutturazione saranno ridotti al minimo e riguarderanno prevalentemente la creazione di un piccolo vano polifunzionale e di un servizio igienico al piano terra. Misani ha anche spiegato che il museo sarà accessibile alle persone disabili soltanto dal viottolo proveniente da sud e purtroppo soltanto al piano terra. Trattandosi di un restauro conservativo non è possibile demolire le barriere architettoniche.

Si è poi passati alla presentazione del preventivo per il restauro. Il presidente Donato Fanconi ha precisato che si tratterebbe di cifre importanti, ma necessarie per raggiungere l’obiettivo prefissato. Oltre ai fr. 55’000 per l’acquisto della PPP, l’associazione si dovrà fare carico di fr. 318’000 per gli interventi di restauro. Da notare che nella cifra è stata inserita una posizione di fr. 30’000 per la revisione dei macchinari, che però si spera di poter eseguire tramite lavoro di volontariato. Gli interventi di restauro godranno inoltre di sussidi da parte dell’Ufficio per la protezione dei monumenti nell’ordine di circa fr. 70’000. Per le opere di ristrutturazione e di allestimento del museo, sito web e stampati, andranno ad aggiungersi altri fr. 182’500, che non godranno invece di alcuna sovvenzione. Anche qui però è stata inserita una posizione di fr. 60’000 per il lavoro di volontariato e ulteriori fr. 30’000 che riguardano un’eventuale successiva tappa del progetto relativa all’abbellimento del piazzale sito ad est dell’antica fabbrica tramite rimozione dell’asfalto e posa di masselli. A seguito di un secondo intervento del podestà di Poschiavo, che ha reso attenti i soci sulla necessità di avere maggiori garanzie di copertura finanziaria, il preventivo è stato accettato dall’Assemblea nella forma meno vincolante di piano finanziario.

Infine il presidente dell’associazione ha proposto di fissare la quota sociale annua a fr. 40.-, accettata all’unanimità, ed ha invitato tutti i presenti a ritirare la bozza ancora incompleta di un volantino elaborato da e-comunicare e stampato dalla Tipografia Menghini, che servirà a pubblicizzare il progetto e per una prima raccolta di fondi.

Alla parte ufficiale è seguito un momento conviviale con rinfresco nel suggestivo giardino di Casa Besta, dal quale è possibile anche godere di un colpo d’occhio sulla facciata est del futuro Museo del Tabacco di Brusio.