Le donne chiedono un credito per necessità, gli uomini per un’auto

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Per le donne una separazione, un divorzio o la vedovanza costituiscono un grande rischio di indebitamento. Anche se la frequenza con cui le donne chiedono crediti al consumo è nettamente inferiore rispetto agli uomini, quando lo fanno la causa è spesso una situazione di necessità. Al contrario, gli uomini hanno bisogno di crediti più frequentemente per l’acquisto di un’auto. Questi i risultati di un’analisi condotta da comparis.ch sulla base di oltre 30’000 richieste di credito.

Quando si parla di indebitamento le donne procedono con molta più cautela rispetto agli uomini: solo il 28 per cento delle richieste di credito presentate a Credaris, un servizio partner di Comparis, è di donne (il 72 per cento di uomini). Questo è quanto emerge da una recente valutazione di oltre 30’000 richieste di credito. Risulta inoltre che, tra le cause alla base della richiesta di credito, la situazione di necessità sia molto più diffusa tra le donne che non tra gli uomini: la frequenza con cui queste ultime hanno bisogno di crediti per ovviare a una grave difficoltà finanziaria è quasi doppia rispetto alla controparte maschile.

Le donne hanno bisogno di crediti soprattutto per saldare fatture in sospeso e debiti

Rispetto agli uomini è il doppio delle donne a richiedere un credito per saldare fatture scoperte: questo è infatti lo scopo del 7,6 per cento di tutte le domande di credito avanzate dalle donne (uomini: 3,9 per cento). La frequenza del motivo di credito «fatture in sospeso» è addirittura quasi doppia tra le donne in età pensionabile in confronto alle donne più giovani: circa una richiesta di credito su sette tra le donne over 64 rientra in questa categoria.

La valutazione di Comparis evidenzia un altro aspetto: anche il rimborso di debiti in corso pone chiaramente molti più problemi alle donne che agli uomini. Le prime fanno richiesta di crediti per estinguere debiti quasi due volte più frequentemente dei secondi, ad esempio per rimborsare un prestito privato (il 6 per cento dei motivi di credito tra le donne contro il 3,5 per cento tra gli uomini). Sono particolarmente toccate le donne sotto i 24 anni e le donne tra i 60 e i 64 anni (rispettivamente 8,5 e 7,9 per cento delle domande di credito).

«La situazione finanziaria è molto più precaria tra le donne che tra gli uomini. Le donne hanno più di frequente un impiego a tempo parziale e mettono in conto una perdita di reddito prendendo un congedo di maternità» spiega Dominik Weber, esperto di finanze presso Comparis. «Soprattuto in seguito a separazione, divorzio o vedovanza viene a mancare una fetta importante del reddito dell’economia domestica. Ciò può portare a difficoltà finanziarie» prosegue Weber. Dall’analisi dei dati condotta da Comparis emerge inoltre che una donna su cinque che domanda un credito è separata, divorziata o vedova (contro solo poco meno di un uomo su dieci).

Generalmente, secondo l’esperto Weber, le banche danno all’affidabilità creditizia delle donne meno valore che a quella degli uomini; gli istituti rifiutano più spesso le richieste delle donne in quanto temono il rischio di insolvenza. La situazione si complica ulteriormente per le donne più avanti negli anni: «In genere le banche respingono le richieste di credito di persone in età pensionabile» afferma Weber. La ragione sta nel fatto che il reddito non è più pignorabile.

Gli uomini usano i crediti per auto e investimenti

Dietro alla richiesta di un credito da parte degli uomini si cela meno la necessità e più il lusso; in confronto al gentil sesso la frequenza con cui gli uomini domandano un credito per il finanziamento di un veicolo è nettamente superiore (45,6 per cento contro 35 per cento). La richiesta è particolarmente accentuata tra i giovani sotto i 25 anni (52 per cento in confronto al 37,3 per cento delle donne).

Inoltre, con il 4,4 per cento medio tra tutte le richieste, gli uomini desiderano più spesso finanziare investimenti tramite un credito (3,5 per cento delle donne). «Alla fine del 2017 sono aumentate drasticamente le richieste di credito da parte di uomini per l’acquisto di bitcoin» spiega Weber. Tuttavia, secondo gli esperti del settore finanziario, gli istituti di credito non vedono molto di buon occhio questo genere di indebitamento. «Dato che il valore di investimenti come i bitcoin è soggetto a forti oscillazioni, sussiste pertanto un considerevole rischio di perdita» spiega Weber. «Nel peggiore dei casi il denaro scompare del tutto, ma il credito deve comunque essere rimborsato, gravando così sul bilancio per molti anni».

Gli uomini chiedono meno crediti per formazione e aggiornamento

Per contro, gli uomini fanno molto meno ricorso a crediti per finanziare corsi di formazione o aggiornamento. Tra gli uomini giovani con meno di 24 anni, infatti, appena il 4,3 per cento chiede un credito a tale scopo, mentre tra le donne la quota, pari a più del doppio, raggiunge l’8,9 per cento.

Importi di credito maggiori per gli uomini

Dai dati di Comparis non emergono soltanto disparità riguardo ai motivi alla base delle richieste di credito, ma anche per quanto concerne gli importi. Gli uomini vogliono di norma importi più elevati rispetto alle donne. Nella fascia di età tra i 30 e i 34 anni, in cui gli uomini chiedono il maggior numero di crediti, l’importo medio è pari a 24’433 franchi (per le donne: 19’481 franchi).

Le donne che domandano con maggiore frequenza un credito hanno tra i 25 e i 29 anni. Anche in questo caso, l’importo richiesto sul fronte maschile, pari a 21’613 franchi, è in media decisamente più elevato di quello delle donne, che invece è assestato sui 17’091 franchi.

Secondo l’esperto di finanze Weber, la ragione è imputabile soprattutto alla quota più alta di finanziamenti richiesti dagli uomini per l’acquisto di vetture: l’importo del credito in questo frangente è sensibilmente più alto rispetto ad altri motivi.

Metodologia

Per l’analisi sono state valutate oltre 30’000 richieste di credito presentate a Credaris, servizio partner di Comparis, nel corso del 2017.


Comparis