Il discorso del Podestà: incentrato su partecipazione politica e collaborazione

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In occasione della prima seduta di Giunta dell’anno 2019, il neo eletto podestà, Giovanni Jochum, ha tenuto un discorso di apertura dai toni pacati e concilianti. L’obiettivo è quello di porre le basi per una legislatura serena e collaborativa; un invito rivolto a tutte le forze politiche elette.

Il discorso del primo cittadino, che ha dapprima espresso i propri ringraziamenti e le congratulazioni ai consiglieri eletti, si è focalizzato su tre considerazioni generali: una inerente il “diritto al voto”, una sul “sistema del parlamento di milizia” e l’ultima riguardo lo “spirito di collaborazione”.

Per quanto riguarda il diritto al voto, Jochum ha espresso preoccupazione nei casi in cui alle urne si recano pochi cittadini; spesso, ha detto, è solo il 30% dei cittadini che decide per tutti gli altri, che sono costretti ad accettare le decisioni prese. Le ultime votazioni, invece, secondo il podestà, hanno rappresentato, con il 70% circa di partecipazione, un ottimo esempio di come la vita politica dovrebbe essere vissuta dalla popolazione; un auspicio, questo il suo augurio, affinché si possa continuare su questa strada.

Un elogio è stato poi espresso nei confronti del sistema del parlamento di milizia: “Voi – ha detto Jochum rivolgendosi ai presenti – siete la prova che questo impianto funziona“. La pluralità e la rappresentanza di interessi diversi, questa la tesi del primo cittadino, è importantissima perché permette di mostrare le diverse facce della società in cui viviamo: “Grazie alla rappresentanza di tutti i settori  – ha aggiunto – si possono avere delle discussioni approfondite a riguardo dei vari temi e ognuno può contribuire, grazie alla sua esperienza e ai suoi interessi a trovare soluzioni ben ponderate e ritenute corrette per il nostro territorio”.
“A questo proposito – ha chiosato il podestà – un grazie per esservi messi a disposizione”.

L’ultimo punto del discorso, quello relativo allo spirito collaborativo, ha avuto maggiore spazio, vuoi da una parte proprio per scongiurare alcuni momenti di tensioni raggiunti nella precedente legislatura, vuoi proprio per continuità con il discorso politico affrontato in campagna elettorale. “Mi sta a cuore – aveva detto in un’intervista rilasciata al nostro giornale – una collaborazione tra tutte le forze politiche e i cittadini piuttosto che una lotta partitica. Sono dell’avviso che l’unione fa la forza e abbiamo bisogno di tutte le forze possibili per una gestione ottimale del nostro Comune”.

Anche lunedì Jochum ha tenuto a ribadire il concetto. Viviamo in un territorio interessante, ricco di prospettive e vivo, ha detto, però, certe volte prevale uno spirito molto critico, poco tollerante, di diffidenza e di tanto in tanto di invidia e risentimento; queste situazioni, ha poi aggiunto, portano spesso ad uno stallo e conseguentemente ad un rallentamento del modo di procedere, anche politico. Uno spreco di risorse, secondo il primo cittadino, che può essere superato con la tolleranza: sarà fondamentale, questo il succo del concetto, collaborare con un giusto approccio critico. “Sono convinto – ha concluso il suo discorso – che insieme andremo lontano”.


Marco Travaglia

Marco Travaglia
Caporedattore e membro della Direzione

1 COMMENTO

  1. Bravo Giovanni! Un discorso molto costruttivo, amalgamante e necessario per raggiungere interessi comuni per la nostra regione, con il minor attrito possibile. Il tempo a disposizione per realizzare dei risultati che soddisfino la stragrande maggioranza della popolazione, in modo particolare quel 70% che non prende parte alle decisioni democratiche alle quali ha pieno diritto, si sta assottigliando sempre più. Agire e non reagire deve essere il “Leitmotiv” in modo particolare nelle regioni periferiche del nostro Cantone cosi da impedire che il Grigione Italiano diventi il Grigiore Italiano!
    Tuo collega in Gran consiglio Pietro Della Cà.