Monica Schmid-Rampa dipinge la sua terra d’origine

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Si è aperta sabato scorso, 27 luglio, presso la Galleria Pgi di Poschiavo, la mostra personale di Monica Schmid-Rampa dal titolo «Valposchiavo – Incanto di luci e colori». Le 36 tele dipinte ad olio dell’artista dalle origini valposchiavine rimarranno esposte fino al 10 agosto 2019. La galleria è aperta tutti i giorni dalle 15.00 alle 18.00.

Monica Schmid-Rampa è nata nel 1956 a Winterthur da genitori valposchiavini (padre di Miralago e madre di Sant’Antonio). Molto legata al luogo di origine dei genitori – dove trascorre le sue vacanze nella casa di famiglia a Miralago – e appassionata di escursionismo, Monica è sempre rimasta affascinata dai paesaggi e dagli scorci che si offrono alla vista percorrendo le strade e i sentieri del nostro territorio. Madre di due figli e impiegata presso uno studio medico, coltiva fin da giovane la passione per l’arte e finalmente, nel 2010, decide di soddisfare il suo desiderio e inizia a frequentare dei corsi di pittura alla Kunstgewerbeschule di Zurigo; fra i suoi insegnanti vi è Heini Andermatt.

La pittrice residente nel Canton Zurigo non è però totalmente sconosciuta al pubblico valposchiavino interessato d’arte, in quanto aveva già partecipato alla mostra collettiva di fine anno della Pgi, nel 2017, e al concorso di pittura per i 100 anni della Pgi nel 2018. Ma questa è la sua prima mostra personale, che allo stesso tempo è anche un omaggio che ha voluto rendere alla sua terra d’origine: la Valposchiavo. Tutte le tele esposte ritraggono infatti unicamente paesaggi o soggetti riguardanti la nostra valle: fra i principali temi vi sono i laghi, in particolare quello che le si presenta aprendo la finestra di casa sua a Miralago, ma anche nuclei di vecchie case.

Come sottolineato da Giovanni Ruatti nella sua lunga e dettagliata presentazione, insistendo molto sulla raffigurazione di paesaggi lacustri l’artista riesce a cogliere la ricchezza dei cromatismi e dei giochi di chiaroscuro cangianti nei diversi momenti della giornata e delle stagioni. Con un marcato contrappunto del chiaroscuro le sue tele assumono pressoché il carattere di una plasticità molto espressiva, mentre l’assenza di volti o persone – almeno nelle 36 tele qui presentate – viene compensata dalla presenza di elementi e tracce d’attività umana. Fra dense pennellate e imitazione fedele del reale la pittura di Schmid-Rampa sembra così oscillare fra realismo, impressionismo ed espressionismo.

Nei due spazi della Galleria Pgi sono stati suddivisi i quadri con paesaggi lacustri da quelli rappresentanti altri soggetti (in maggioranza nuclei di case), per cui nel locale che si trova appena entrati in galleria vi è una prevalenza di tonalità di colori che variano fra il celeste, il blu, il turchese e il bianco. Ed è specialmente in questa sezione che è possibile cogliere nello sguardo dell’artista il desiderio di equilibrio fra cielo e terra, qui rappresentato nello specchiarsi di forme e colori nell’acqua.


Achille Pola