Sempre più giovani valposchiavini che hanno studiato o lavorato fuori valle decidono di riportare nel luogo natio le abilità acquisite negli anni della formazione. E’ questo il caso anche di Fabrizio Crameri che, da settembre 2019, tramite la sua società a garanzia limitata (Sagl) è tornato in Valposchiavo fornendo un servizio di appoggio in loco alle falegnamerie. Il Bernina vi presenta ”Al Monteur” Fabrizio Crameri con una piccola introduzione e un’intervista dedicata.
Fabrizio Crameri, classe 1994, nato e cresciuto a Poschiavo, dopo l’apprendistato a La Rasiga e il servizio militare a Coira si sposta per 6 mesi all’estero (Londra) per un soggiorno linguistico, dove si mantiene facendo il lavapiatti e, in seguito, il cameriere. Dopo questa esperienza ritorna in Svizzera e affina le sue abilita come falegname sia in Engadina che in valle; per migliorare le conoscenze di lingua tedesca approfitta di una buona opportunità di lavoro a Landquart, dove trova impiego per la Marx Schreinerei und Küchenbau (falegnameria e cucine). In questi 3 anni di esperienza oltre Bernina, grazie alla possibilità di lavorare nei cantieri, matura l’idea che poi, dai primi di settembre, ha trasformato in occupazione, ossia fornire appoggio alle ditte sia sui cantieri che in falegnameria.
Ciao Fabrizio, ci spieghi un po’ di cosa ti occupi?
Io rendo un servizio alle ditte nel momento in cui hanno bisogno di un falegname da cantiere o in falegnameria, mi possono chiamare e “impiegare” come fossi un loro dipendente a ore; in aggiunta ho un furgone di grandezza media con la mia attrezzatura, grazie al quale posso trasportare il materiale che dovrà essere posato sul cantiere. Posso occuparmi di molte cose, dal pavimento al tetto. Se sono lavori standard ho direttamente i miei attrezzi, in caso di lavori particolari chiedo alle ditte di fornirmi le attrezzature necessarie.
Da dove nasce questa idea di occupazione?
Negli ultimi anni a Landquart e in gran parte della Svizzera ho visto moltissime ditte che lavorano prendendo operai in prestito. Questa pratica lascia alle ditte una maggiore libertà, perché nel momento del bisogno possono impiegare uno di questi operai, ma dovessero di colpo avere poco lavoro possono rinunciare a questo aiuto senza dover licenziare nessuno. In Valposchiavo il fenomeno non si è ancora diffuso, quindi ho deciso di buttarmi e di cogliere l’occasione al volo.
Come vedi la situazione lavorativa in Valposchiavo?
Credo sia ottimale, ci sono una ventina di ditte, tra grandi e piccole, legate al settore della falegnameria e carpenteria. Questo può offrirmi molte opportunità lavorative, soprattutto perché, che io sappia, sono l’unico in zona che offre questo tipo di servizio alle ditte.
Se il lavoro dovesse calare sei disposto anche a spostarti?
Ovviamente spero funzioni soprattutto qui in Valposchiavo; infatti, per ora, ho fatto pubblicità solo qui, anche per evitare di avere troppe richieste e di dover dire di no troppe volte rischiando così di perdere molti contatti. Se dovesse diminuire sono più che disposto anche a spostarmi, l’importante è poter lavorare.
Oltre al lavoro riesci a ritagliarti i tuoi spazi? Quali sono i tuoi hobby?
Il lavoro mi impegna molto, soprattutto adesso che ho appena cominciato, ma questo non è assolutamente un problema. Il tempo libero lo dedico alle mie passioni: in inverno mi piace sciare, in estate, per quanto possibile, faccio immersioni subacquee o escursioni in montagna. Nel tempo rimanente mi sto appassionando sempre più al volo con i droni (il video per Il Bernina l’ho fatto io) e a tutto il mondo che ci sta intorno.
A cura di Ivan Falcinella