Nella seduta di Giunta di lunedì 25 ottobre, i consiglieri hanno votato all’unanimità la chiusura del Centro Giovanile a causa della scarsa affluenza registrata negli ultimi tre anni. Il servizio potrebbe però riprendere qualora i ragazzi dimostrassero nuovamente interesse.
Come richiesto dalla Giunta comunale, dopo quasi 4 anni di attività, il Consiglio comunale, unitamente all’Appoggio familiare, ha presentato un breve rapporto sulla gestione del Centro giovanile a Poschiavo presso la sede del “Crott”.
L’apertura della struttura per le scuole superiori ha avuto luogo nel settembre del 2018. Dopo una frequenza regolare con punte di 25-30 ragazzi per anno, nella primavera del 2020, il Centro giovanile ha interrotto le attività a causa del covid. Dopo una riapertura, nella quale si è registrata una scarsa partecipazione, la struttura è rimasta ancora chiusa, per via della pandemia, da agosto 2020 a marzo 2021. Un’apertura senza restrizioni è avvenuta solamente nel settembre del 2021; fino allo stesso mese di quest’anno si è riscontrata una partecipazione quasi nulla dei ragazzi delle superiori (a differenza degli scolari delle elementari, che, invece, partecipano in modo numeroso).
Alla luce dei fatti sopra esposti, il Consiglio comunale, d’accordo con l’Appoggio familiare, ha proposto alla Giunta Comunale di sospendere l’offerta del Centro giovanile perché al momento non è richiesta dagli scolari delle superiori (motivo per il quale era stata creata). Secondo l’Esecutivo, l’offerta andrebbe però riattivata qualora i giovani avanzassero nuovamente una richiesta al comune. La tematica potrebbe essere data in mano al Parlamento giovanile che, proprio in questa occasione, era presente in Giunta accompagnata dall’insegnante Catia Curti.

Per poter rispettare i termini di disdetta del contratto d’affitto (6 mesi) e per rispetto dei ragazzi delle elementari che frequentano il centro giovanile, è stato chiesto e ottenuto di prolungare il mandato fino alla fine dell’anno scolastico (maggio o giugno 2023).
A nome dell’Appoggio familiare hanno preso la parola Francesca Zala e Franco Albertini che hanno comunicato, “a malincuore”, la proposta di sospendere il servizio, anche per “stimolare una discussione all’interno del Parlamento giovanile, al fine di smuovere qualcosa per il futuro”. Alcuni ragazzi, è stato riferito, hanno segnalato che hanno trovato altri spazi di incontro e/o che non si interessano alle proposte del Centro. Un altro problema è poi legato al personale, poiché “è difficile trovarne di qualificato”.
Infine, un appello alle giovani generazioni è stato lanciato da Daniele Compagnoni (Poschiavo Viva): “Sospendere l’attività – ha detto – non vuol dire chiudere, perché penso che le porte ai nostri giovani debbano restare aperte […] Penso che in futuro l’esigenza si riproporrà e noi, a livello politico, dobbiamo essere pronti. Con un certo rammarico – ha concluso – riteniamo sensata la proposta del Consiglio comunale e dell’Appoggio familiare”.