Il Marcù in Plaza: molto più di un semplice mercatino

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Ieri, nella Piazza di Poschiavo, si è tenuto il primo appuntamento con il Marcù in Plaza, che anche quest’anno e per tutta l’estate vivacizzerà il Borgo. Da oggi sino a fine settembre, le colorate bancarelle torneranno puntuali ogni mercoledì.
Erano presenti 21 venditori ma – come precisato dalla responsabile delle bancarelle Barbara Battilana – ne mancano ancora sei che via via si aggiungeranno di settimana in settimana. 

Mi anticipa già che dopo la fine di questo appuntamento altri ne seguiranno: il mercatino delle castagne in autunno e successivamente l’appuntamento natalizio.

Ci sono un po’ di clienti e tra gli espositori c’è ottimismo e anche una certa soddisfazione, se pure ancora manchino le presenze delle grandi occasioni. In Svizzera interna le scuole sono infatti ancora aperte e gli italiani di solito sono più presenti durante il mese di Agosto.

Eppure il Marcù non è un mercato qualsiasi, il semplice sommarsi di bancarelle più o meno eterogenee. È vario e rappresentativo della stessa realtà della Valposchiavo. Ci sono le aziende alimentari, con i loro prodotti tipici e gli artigiani con le loro creazioni. Ma c’è anche chi, magari, come primo lavoro si dedica ad altro ma che è qui a mettere in mostra il frutto della propria passione, a cui dedica la maggioranza del suo tempo libero.
Tanti i dettagli che lo rendono unico. Madre e figlio con due stand vicini e completamente diversi, per esempio.  Oppure una signora che mi spiega che per i suoi lavori sceglie soltanto dei soggetti e dei modelli in cui ci trova qualcosa di stimolante. Una ragazza che, alla sua prima partecipazione, non vorrebbe essere fotografata per timidezza, eppure è orgogliosa di mostrare cosa è venuta a vendere. O un’altra espositrice, che non è capace, tra un cliente e l’altro, di starsene con le mani in mano, allora inizia a sferruzzare. 
Solo al Marcù si può fermarsi per fare due chiacchiere con un’amica che passa in bicicletta. Si può persino lasciare il proprio banchetto incustodito per un momento per andarsi a prendere un bel gelato. E solo qui, prima ancora che venderti della merce, gli espositori cercano di trasmetterti l’entusiasmo per gli oggetti che realizzano o per i prodotti che coltivano o trasformano, perché prima ancora che commercio, è un luogo di incontro e conoscenza. 

Un mercato da custodire e da tenersi stretti, da frequentare e far conoscere per i prossimi mesi estivi. 

Maurizio Zucchi
Membro della redazione