“Il trilinguismo è per il cantone dei Grigioni una grande ricchezza culturale”: così il presidente del Gran Consiglio grigionese Michael Pfäffli nel discorso di apertura della sessione di agosto, nel quale ha posto l’attenzione anche sulle problematiche che vivono le valli retiche.
“Personalmente purtroppo ancora non sono trilingue e ciò mi dispiace molto”, ha detto Pfäffli, aggiungendo che, mentre una volta “dove si trovava il centro e dove iniziava l’entroterra era di importanza subordinata”, oggi “la coesistenza naturale delle lingue è diventata fragile”.
Un confronto con il passato è stato riservato anche alle valli del cantone, citando la Val Bregaglia, la Valposchiavo, la Val Monastero e l’Engadina Bassa.
Se “in passato la quotidianità era caratterizzata da guerre, saccheggi e attacchi incendiari, oggi sono l’emigrazione, la crescente centralizzazione e lo squilibrio sempre più marcato riguardo alla capacità economica a rappresentare una vera sfida per queste regioni periferiche”, ha detto Pfäffli.
La funzione di queste vallate, ha concluso, è cambiata ma restano gli svantaggi e la paura di essere dimenticati, che rappresentano per queste zone una sfida continua.
ATS
