Il significato dell’evento è triplice. Il primo deriva dalla sua provenienza: in questo momento il Medio Oriente è un’area di tensioni e conflitti, e dunque la nostra attenzione viene richiamata su quanto avviene oggi in Palestina, sugli orrori che vengono commessi in quelle terre e sull’urgenza del ristabilimento di una pace giusta in quel contesto.
Il secondo è la situazione generale dell’epoca in cui viviamo: si moltiplicano le voci di guerra, si levano ovunque richiami all’uso della forza, gli equilibri internazionali scricchiolano mentre è ovunque partita la corsa al riarmo. Proprio per questo è necessario che si levino forti le voci di pace.
Il terzo riguarda direttamente la Valposchiavo: anche qui è necessario far risuonare un appello alla pace, alla riconciliazione, al superamento delle divisioni. Ogni generazione è chiamata a lavorare per la pace, che non viene da sé, ma deve essere pazientemente e tenacemente costruita.
Mercoledì 17 dicembre, alle 16, sulla Piazza di Poschiavo. Ragazze e ragazzi delle scuole elementari intoneranno canti di Natale, coinvolgendo tutti i presenti. Don Witold Kopec, don Marco Valentini e il pastore Paolo Tognina presiederanno la breve cerimonia. Per portare a casa propria la Luce di Betlemme, munitevi di una candela o, meglio ancora, di una lanterna: potrete così accendere la vostra luce. (pt)