Cerco di non farla troppo lunga: sabato pomeriggio 6 dicembre, suonano alla porta della nostra casa di Spinadascio. Guardo giù dalla finestra e vedo tre bambini ed uno ha in mano un sacchetto. Nel mentre dico loro - arrivo - uno mi dice: “volum va da una candela”. In modo automatico prendo il portamonete e scendo. Apro la porta e davanti a me vedo quindi tre simpatici bambini che mi porgono una confezione con dentro una candelina. Sull’etichetta del sacchettino, che hanno confezionato loro, leggo: “Accendi la candela attendi e scopri il messaggio”. L’ho preso volentieri e nel ringraziali gli chiedo quanto costa. Nient, al va ben insci, mi dicono. Gli chiedo allora come si chiamano. Valerio, Silvano e Kris. Valerio e Silvano aggiungono che frequentano la scuola elementare 3a sud. E Kris? Mi vac a scölina. Ci accompagna, aggiungono Valerio e Silvano. Li ringrazio ancora per il bel gesto ma gli ribadisco anche che faccio volentieri un’offerta. No, no, al va ben insci. L’am fait giò insci cul maestro, e girano lo sguardo verso un giovane signore che presumo quindi essere il maestro e che si era fermato poco più in là. Li ringrazio ancora per questo bel regalo auguro loro buone feste, ci salutiamo e i bambini vanno. Poco dopo, guardo ancora la confezione veramente carina e ben fatta, la giro e nella parte dietro al biglietto leggo: “Progetto gentilezza 3a sud Adrian”. Nel frattempo però i bambini ed il loro maestro se n’erano già andati.
Voglio quindi dire loro non solo ancora grazie ma soprattutto esprimere i miei più sinceri complimenti per questa iniziativa. Questo si che è un regalo e ne avremmo bisogno tanti, oggi, di progetti come questo. In un mondo dove egoismo, intolleranza, legge del più forte e del più ricco stanno prendendo aimè il sopravvento. Bravi, bravissimi, ragazze e ragazzi della 3a sud e bravo anche al loro maestro. Vi auguro di portare con voi lo spirito di questa iniziativa per il resto della vostra vita.
Angelo Zanetti
Spinadascio/Sonvico
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Il progetto della 3ª Sud nasce per promuovere empatia e legami sociali attraverso un gesto simbolico: donare a uno sconosciuto una candela creata in classe con un messaggio di gentilezza nascosto. Questa scelta trasforma il dono in una lezione sulla gratuità, coinvolgendo i ragazzi nel loro tempo libero.
