Ospedale di Samedan, arriva in soccorso il nosocomio cantonale

A partire dal primo aprile 2026 il gruppo dell'ospedale cantonale di Coira dovrebbe garantire l'assistenza sanitaria in Alta Engadina. L'offerta medica verrà adattata, il che comporterà anche delle conseguenze per il personale.
12.12.2025
2 min
Edificio moderno a più piani con una facciata bianca e finestre scure, situato in un'area montuosa. Sullo sfondo, si vedono le montagne
Dal primo aprile l'ospedale cantonale dei grigioni potrebbe occuparsi dell'assistenza sanitaria in alta engadina. in novembre il credito salvavita di 51 milioni di franchi era naufragato. i fondi servivano per assicurare gli accordi di prestazione per due anni.
© Keystone-ATS / Gian Ehrenzeller

A fine marzo 2026 la Fondazione Sanitaria Alta Engadina (FSAE) sarà insolvente, lo scrive oggi nero su bianco la stessa fondazione. È la conseguenza del fallimento del credito salvavita di 50,8 milioni per gli accordi di prestazione fra gli undici Comuni dell'Alta Engadina e la FSAE saltato a inizio novembre. I quattro mesi concessi ora dalla moratoria permettono di riorganizzare l'assistenza sanitaria nella regione. La Fondazione gestirà le case di cura, i servizi di assistenza e cura a domicilio (noti con l'acronimo tedesco Spitex) e il centro di consulenza per anziani e questioni sanitarie fino alla fine di marzo 2026, continua la nota. Dopodiché le attività operative verranno trasferite in una nuova organizzazione, dato che la Fondazione nella forma attuale cesserà di esistere.

Licenziamenti inevitabili

Il pronto soccorso e l'ospedale verranno invece ceduti al gruppo dell'ospedale cantonale di Coira. Questo malgrado in primavera il piano d'integrazione del nosocomio di Samedan in quello del capoluogo retico era naufragato. Le prestazioni mediche del gruppo ospedaliero cantonale, di cui fa parte anche la Clinica Gut di St. Moritz, saranno tuttavia riorganizzate e adeguate alle esigenze locali.

La riorganizzazione avrà anche delle conseguenze sul personale. Ad oggi la FSAE dà lavoro a circa 500 persone. Secondo il portavoce della fondazione, Daniel Camenisch, saranno inevitabili dei licenziamenti. A fine gennaio la FSAE informerà sui nuovi sviluppi del futuro dell'assistenza sanitaria in Alta Engadina.

Contenuto pubblicitario