Brienz, diversi abitanti vogliono andare via definitivamente

Il Comune di Albula/Alvra (GR) ha annunciato oggi che un gran numero di abitanti della frazione di Brienz/Brinzauls si è annunciato per il trasferimento preventivo. Le richieste superano le aspettative, scrivono le autorità.
23.10.2025
4 min
Un paesaggio montano con un villaggio pittoresco in basso. Sullo sfondo, una grande frana su una parete di roccia. Gli alberi dorati in autunno si stagliano contro il cielo blu. Un sentiero curvo attraversa il prato verde.
Il comune di albula/alvra, di cui brienz/brinzauls fa parte, stima che circa 35 abitanti vogliono lasciare in via definitiva il villaggio. da quasi un anno i residenti sono sfollati a causa del pericolo di una grossa frana.
© Keystone-ATS / Til Buergy

Entro il 30 settembre sono state presentate 40 domande di trasferimento preventivo. Queste comprendono 95 appartamenti in 45 edifici, la maggior parte dei quali sono seconde case e abitazioni di vacanza.

Le autorità comunali stimano che circa 35 residenti intendono abbandonare in via definitiva le loro abitazioni. Prima dell'evacuazione nel novembre 2024, il villaggio minacciato da una grande frana contava circa 90 abitanti.

Nell'ultimo anno quasi 30 abitanti di Brienz/Brinzauls si sono trasferiti, due sono deceduti. I costi del trasferimento sono sostenuti per il 90% dalla Confederazione e dal Cantone dei Grigioni.

La demolizione degli edifici

Secondo la legge federale sulle foreste, le case abbandonate devono essere demolite. Tuttavia, la Confederazione lascia aperta una possibilità per gli edifici storici. Ciò potrebbe essere applicato nel caso di Brienz/Brinzauls, poiché si tratta di un sito di importanza regionale, ha spiegato ieri sera il capo del gruppo di lavoro per il trasferimento preventivo, Roland Tremp in occasione di un evento informativo per la popolazione.

"È difficile valutare quali saranno le conseguenze per il villaggio quando due terzi degli abitanti e probabilmente anche dei turisti non ci saranno più", ha spiegato il portavoce del Comune di Albula/Alvra, Christian Gartmann, interpellato da Keystone-ATS. Il Comune intende cercare di preservare "un villaggio vivibile" per gli abitanti che rimarranno nel paese. I residenti e gli esperti discuteranno cosa sarà necessario per raggiungere questo obiettivo.

Una decisione sul futuro di Brienz/Brinzauls verrà presa non prima della prossima primavera. Gartmann ha inoltre sottolineato che ancora una volta il Comune, il Cantone e le persone colpite si trovano confrontate con una situazione senza precedenti in Svizzera.

Il secondo inverno da sfollati

L'evacuazione del villaggio rimane in vigore. Il cumulo di detriti continua a rappresentare un pericolo, ha affermato il geologo Reto Thöny durante l'incontro con la popolazione.

Secondo le simulazioni al computer, nel peggiore dei casi una frana potrebbe raggiungere la linea ferroviaria dell'Albula e la strada cantonale in soli 90 secondi. La colata potrebbe arrivare fino al fiume Albula.

Lo stato maggiore comunale intende consentire alle persone sfollate di accedere al villaggio il più spesso possibile anche durante il periodo invernale e permettere agli agricoltori di coltivare i loro prati. A causa delle giornate più corte, gli orari verranno accorciati. A partire dal primo novembre, l'accesso sarà consentito solo dalle 9.00 alle 17.00.

Costi e insidie legate ai pernottamenti

Rimarrà vietato pernottare nel villaggio. Un'evacuazione risulterebbe più complicata. "Dovremmo utilizzare sirene di allarme che sveglierebbero le persone nel cuore della notte e inviare squadre di vigili del fuoco in tutte le case per assicurarci che tutti abbiano sentito l'allerta", ha spiegato il sindaco Daniel Albertin citato in un comunicato, aggiungendo che questo tipo di misure possono essere traumatiche.

Oltre alla questione organizzativa, le misure per concedere il pernottamento nel paese sono legate a dei costi. I posti di controllo sulle strade di accesso dovrebbero essere operativi 24 ore su 24 e anche lo stato maggiore comunale dovrebbe istituire un servizio di picchetto. "I costi per poter dare la possibilità di visitare il villaggio durante il giorno ammontano a 40'000 franchi nel mese di settembre, tutti a carico del Comune. I pernottamenti farebbero lievitare ulteriormente questi costi", ha detto il sindaco Daniel Albertin.

Stando alle informazioni del portavoce, al momento il Comune non prevede di rilasciare alcun divieto di utilizzo del paese. Questo malgrado alcuni abitanti l'abbiano richiesto.

Questa misura comporterebbe l'inabitabilità completa del villaggio. Inoltre i proprietari verrebbero risarciti al 100%, e non al 90% come previsto dall'attuale trasferimento preventivo.

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