Un itinerario di circa 2,3 chilometri che restituisce al pubblico un frammento significativo della storia locale, grazie al lungo e meticoloso lavoro dell’associazione il Risveglio.
Il circuito si snoda da San Pietro a Miravalle, prosegue verso Castel e rientra a San Pietro attraverso la suggestiva Scalinata. Il percorso comprende tratti di sentieri antichi come il Tröcc il Risveglio, la Via al Castel, il Camin Castellasc e la Scalinata: vie che per secoli hanno collegato persone, storie e luoghi, ora restaurate e valorizzate dopo tre anni di interventi.
L’apertura ufficiale al pubblico è prevista per le ore 11:00 presso la chiesa di San Pietro. dove nell’arco della giornata verranno organizzate visite guidate lungo il tracciato, offrendo approfondimenti sulla storia dei luoghi, le tecniche tradizionali di costruzione e i complessi interventi di restauro. I partecipanti saranno accolti con un rinfresco preparato da Ornella e Fausto Isepponi del Ristorante Motrice dalle ore 14:00 – 16:00.
La giornata di sabato 28 giugno sarà invece dedicata agli sponsor del progetto, che potranno visitare il sentiero in anteprima.
Tre anni di lavoro, un impegno collettivo
L’opera è frutto di un intervento interamente promosso e diretto dall’Associazione «il Risveglio», fondata e composta da Giacomo e Gianni Paravicini, Hans-Jörg Bannwart e Cornel Doswald. Il progetto ha preso forma dopo che, nel 2019, la famiglia Paravicini vinse un concorso di idee bandito dal Cantone nel quadro dell’iniziativa “Graubünden Hike”.
Sotto la direzione lavori di Gianni Zanoli, già forestale comunale e profondo conoscitore del territorio, l’iniziativa ha coinvolto diverse ditte specializzate – tra cui Rossi & Marchesi e Venanzio Crameri di Poschiavo e Guido Pola di Brusio – in una sinergia che ha visto la collaborazione tra maestranze, esperti del paesaggio e volontari dalla Stiftung für Umwelteinsatz.
La manutenzione ordinaria del sentiero sarà affidata al Comune di Poschiavo, che ha sostenuto l’iniziativa sin dalle sue fasi preliminari, approvando nel 2023 un contributo del 10% rispetto al costo complessivo del progetto, stimato in CHF 780’000.
“Il problema? I muri a secco e la pietra giusta”
Alla domanda su quali siano state le difficoltà più rilevanti incontrate durante i lavori, Giacomo Paravicini risponde: "Una delle principali sfide è stata la definizione del tracciato dei muri e della scalinata, che dovevano seguire in modo curvilineo la topografia del terreno. Un'altra è stato il recupero delle pietre per i muri a secco: era fondamentale trovare il materiale giusto in loco, ma alla fine ci siamo riusciti. Gli operai sono stati straordinari".
Una sfida logistica e tecnica, quindi, che ha richiesto competenze specifiche e una profonda conoscenza del territorio. Il sentiero, con le sue pietre, i suoi scorci e la sua storia, torna ora a vivere come patrimonio della collettività.
Un investimento per la memoria e il futuro
Negli anni scorsi, il progetto ha ottenuto il sostegno di numerose istituzioni, tra cui la Confederazione, il Cantone dei Grigioni e numerose fondazioni, grazie alle quali il progettista Giacomo Paravicini ha portato avanti un intenso lavoro di fund raising, riuscendo così a garantire il finanziamento dell’iniziativa. L’associazione ha potuto beneficiare di un prestito temporaneo concesso dal Comune per colmare il gap finanziario residuo. La decisione, presa quasi all’unanimità dal Legislativo comunale il 6 maggio dello scorso anno, testimonia la fiducia nella solidità dell’iniziativa e nel valore culturale dell’opera.
 
        
     
    
 
    
 
    
 
    
 
    
 
                
                     
            
            
            
            
            
            
             
            
            
            
            
            
            
             
                
                     
                
                    