Profuond – Una fabbrica di giocattoli a Brusio

0
34

Profuond – Una fabbrica di giocattoli a Brusio

Fino agli anni Settanta una valida alternativa di guadagno accessorio

Grazie all’interessamento di varie persone, agli inizi degli anni 60 si riuscì ad aprire a Brusio un laboratorio appositamente ideato per offrire lavoro e guadagno a numerose persone, per dare un impulso all’economia della bassa valle.

Mediante l’impiego di macchine da cucire di tipo industriale si produssero dapprima specialmente degli articoli di stoffa. Visto il successo iniziale, la produzione venne in seguito estesa anche ai giocatolli in legno, creati dalla provetta disegnatrice signora Asta Berling.

Nacque così la ditta Profuond, che in breve diversificò ulteriormente la sua produzione mediante la fabbricazione di articoli in paglia. Lo stabilimento fu quindi rilevato dalla ditta engadinese Badraun, che ampliò la produzione e la commercializzazione dei giocatolli sotto il nome originario.

Nei suo anni migliori la Profuond contò fino a dieci collaboratori a tempo pieno, oltre ad una ventina di persone che lavoravano a domicilio. I giocatolli e gli altri articoli di ottima fattura e di elevato pregio artigianale venivano venduti in varie parti del mondo, specialmente in Germania ed in Giappone. Per poter far capo ai contributi destinati all’esportazione venne aperta una filiale della ditta anche a Tirano.

La concorrenza sviluppatasi all’estero negli anni 80 mise però in serie difficoltà l’attività e la produttività della Profuond. A nulla giovarono gli interventi anche da parte degli enti pubblici per salvare questa ditta, che rappresentava un fattore economico tutt’altro che trascurabile in una regione confrontata con difficoltà occupazionali, in particolare per il personale femminile e le lavoratrici a domicilio. La Profuond dovette prutroppo cessare la sua attività agli inizi degli anni 90, non senza aver tentato con ogni mezzo di ribellarsi alle difficoltà di mercato.


Tratto da:
“Tra
di noi le montagne”
, progetto di sviluppo nell’ambito di Progetto Poschiavo

Redatto da La Redazione – redazione@ilbernina.ch